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Ucraina, Putin chiede al Senato il via libera all'uso delle truppe in Donbass: "Così è l'inizio dell'invasione"

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Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al Senato l'autorizzazione all'invio di forze militari all'estero, a sostegno dei separatisti in Ucraina, secondo quanto riferisce il viceministro della Difesa russo. Contemporaneamente, come ampiamente previsto, la Camera bassa del Parlamento russo (Duma) ha approvato il trattato di amicizia, cooperazione e mutuo soccorso firmato dal Cremlino con le due repubbliche separatiste orientali ucraine del Donbass e di Donetsk, riconosciute ieri dal presidente.

Una notizia che confermerebbe "l'inizio di un'invasione, la nuova invasione russa dell'Ucraina", come ha detto il vice consigliere per la Sicurezza della Casa Bianca, Jonathan Finer. L'invio da parte di Mosca di truppe nelle repubbliche separatiste ucraine rappresenta "un'invasione" e indica che stanno arrivando in risposta "significative sanzioni" contro la Russia.

"State già vedendo l’inizio della nostra risposta che abbiamo detto che sarà rapida e severa", ha aggiunto Finer intervistato dalla Cnn, spiegando che dopo le prime misure annunciate ieri, che interessano gli investimenti in Donbass, oggi arriveranno altre sanzioni che colpiranno "direttamente la Russia". E dopo queste Washington "si riserva il diritto di imporre altre misure se la Russia continuerà in questa direzione", ha proseguito. Infine, il consigliere di Joe Biden ha detto che non fa nessuna differenza parlare di "invasione o inizio di un'invasione: un'invasione è un'invasione e questa è in corso".

 

 

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