Vladimir Putin, Romano Prodi: "Ossessionato dalla Nato". Il vecchio colloquio che spiega la guerra in Ucraina
Nella testa di Vladimir Putin. E ad entrarci è Romano Prodi, che in veste di premier conobbe e incontrò di persona più volte lo zar, ora alle prese con l'Ucraina, col suo piano di guerra ed espansione che potrebbe scattare da un momento all'altro. Ammesso e non concesso che la guerra non sia già iniziata.
Video su questo argomentoUcraina, dramma a Donetsk: fuga di massa sugli autobus, la guerra si avvicina
A parlare della crisi, come detto, ecco Prodi, chiamato dal Pd per una "lectio magistralis" sui destini del mondo, di cui dà conto La Stampa. L'ex premier parla di due colloqui avuti con Putin e afferma: "Ricordo che stavamo parlando dell'allargamento dell'Unione europea e lui mi disse chiaramente che non gliene importava niente anche se l'Ue si avvicinava alla Russia. E invece mi parò della Nato e compresi che per lui era un'autentica ossessione". E questa ossessione, appunto, lo sta portando a muovere guerra a Kiev, una guerra che potrebbe scatenare il caos in Europa.
"Mosca ritiri le truppe". Ucraina, il tentativo disperato del G7: in balia dello zar Vladimir Putin
dunque, un secondo aneddoto. "Stavamo discutendo di gas e lui mi disse: Romano, non venderà mai un metro cubo di gas ai cinesi", ricorda Prodi. Insomma, lo zar ai tempi la pensava molto diversamente su Pechino. Ora tra le due potenze, rimarca l'ex premier, "esiste un legame sempre più stretto". "È angoscioso contrastarlo: i nostri valori non sono più riconosciuti come punto di riferimento", conclude esprimendo grande preoccupazione.