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Russia-Ucraina, il leader filorusso di Donetsk annuncia la "mobilitazione": "Mi appello a chi sa tenere un'arma"

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Alta tensione tra Russia e Ucraina. Nella giornata di sabato 19 febbraio l'escalation è sempre più vicina a sfociare in un'invasione. Nelle prime ore della mattina il leader dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, ha annunciato una mobilitazione generale. In un messaggio postato sul canale Telegram ufficiale delle autorità della regione separatista, Pushilin ha dichiarato: "Invito i nostri connazionali riservisti a recarsi ai commissariati militari. Oggi ho firmato un decreto sulla mobilitazione generale. Faccio appello a tutti gli uomini che sappiano tenere in mano un'arma a difendere le loro famiglie, i loro figli, le mogli e le loro madri. Insieme raggiungeremo la vittoria desiderata e necessaria per tutti noi. Proteggeremo il Donbass e tutto il popolo russo".

Intanto, nella notte, è proseguita l'evacuazione da Donetsk e Luhansk, l'altra regione separatista del Donbass, della popolazione civile verso il varco di frontiera con la Russia. Le persone, che stanno tentando la fuga dopo l'ormai vicino conflitto lungo la linea di contatto fra le milizie filorusse e le forze armate ucraine, stanno ricevendo assistenza presso diversi centri nella regione di Rostov. 

Preoccupazione anche da parte di Joe Biden. Il presidente americano è sicuro che a breve l'invasione russa avverrà. E, in una telefonata con gli alleati europei, ha espresso "profonda preoccupazione per il continuo rafforzamento delle forze russe", ha "ribadito il loro forte supporto alla sovranità e integrità territoriale ucraina" e insieme hanno discusso "l'importanza di ulteriore assistenza economica all'Ucraina". L'obiettivo di tutti è quello di portare il leader ucraino e quello russo a trovare un accordo e porre fine alle tensioni. Un obiettivo che oggi come oggi si fa sempre più difficile.

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