Bart Gorman, il diplomatico Usa espulso da Putin? "Chi è davvero", indiscrezioni clamorose: il suicidio di Joe Biden?
Christopher Burgess descrive Bart Gorman, il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca espulso dalla Russia. come "la persona che gli Stati Uniti vorrebbero sul posto in un momento di crisi". Burgess è un veterano della Cia, un guru di sicurezza nazionale, spionaggio, minacce interne e problemi e sorveglianza informatica. Il suo pensiero fa pensare che dietro l’espulsione di Gorman ci possa essere "da parte di Mosca la sensazione che il suo ruolo sia strategico, appunto, in un momento di crisi", rivela la Stampa. La decisione di Mosca, secondo altre fonti, "sembra essere una ritorsione per la richiesta di lasciare il Paese inviata da Washington ai diplomatici russi negli Usa per più di tre anni".
Ma quelle espulsioni erano state congelate. Guardando il curriculum di Gorman si scopre che è responsabile della gestione degli aspetti chiave delle relazioni tra Stati Uniti e Russia, ha un master in intelligence strategica presso la National Intelligence University. Dal 2017 al 2019, è stato nel dipartimento per la sicurezza diplomatica al Dipartimento di Stato americano e ha lavorato come direttore dell’ufficio per l’intelligence e l’analisi del rischio della sicurezza diplomatica. Tra il 2014 e il 2016 è stato senior regional security officer proprio a Mosca.
Ruoli che potrebbero aver insospettito il Cremlino che, secondo alcune altre fonti, avrebbe ordinato l’espulsione di un secondo diplomatico Usa che lavorava a stretto contatto con Gorman. La a notizia dell’espulsione di Gorman è stata data prima dai media russi, prima che dal ministero degli Esteri di Mosca. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky le notizie diffuse dall’amministrazione di Joe Biden non sono olo una questione di intelligence. "Quando questa fase si concluderà, tra due o tre settimane, dovremo capire come alcuni grandi media abbiano diffuso certe notizie. Dovremo studiarlo perché questi sono elementi di guerra ibrida", ha detto David Arakhamia, leader del partito di governo ucraino.