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Ucraina, la difesa Usa contro la Russia: "Perché stanno facendo scorte di sangue"

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"Fanno scorte di sangue per prepararsi ai combattimenti": gli Stati Uniti puntano di nuovo il dito contro i russi, mentre le tensioni attorno all'Ucraina si fanno sempre più acute. L'accusa è arrivata dal segretario alla Difesa Lloyd Austin in un'intervista al Guardian. Lo stesso Joe Biden continua a parlare di un rischio di invasione "molto elevato", aggiungendo che l'aggressione "potrebbe accadere nei prossimi giorni", col pretesto di "un’operazione sotto falsa bandiera".

I funzionari di Mosca, invece, hanno fatto sapere che le loro forze armate starebbero rientrando alla base, dopo aver completato diverse esercitazioni al confine con l'Ucraina. Dichiarazioni a cui però gli americani non hanno mai creduto, soprattutto dopo che sono iniziate a circolare foto satellitari che mostravano elicotteri, ponti e ospedali da campo a pochi passi dall'Ucraina. Ad accendere nuove tensioni sarebbero stati anche i ribelli filorussi che - stando a Kiev - avrebbero bombardato un asilo a Stanytsia Luhanska. "Una grande provocazione", secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Mosca, nel frattempo, in una lettera di 11 pagine consegnata agli Usa, si è detta "pronta al dialogo" con l’Occidente, offrendo a Washington una cooperazione per realizzare "una nuova equazione di sicurezza". Sottolineando, però, che la Russia non accetterà mai la Nato ai suoi confini e che "la crescente attività militare degli Usa ai confini russi è allarmante". 

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