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Alessandro Sallusti, "il prezzo della dignità": principe Andrea e il sesso con la ragazzina, icona de che?

Alessandro Sallusti
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Certo, siamo sull'orlo di una guerra mondiale, a stento e tra mille contraddizioni stiamo uscendo dalla più devastante pandemia che ha colpito l'uomo moderno, il governo Draghi arranca tra mille difficoltà (ci mancava solo la grana degli stabilimenti balneari), il caro bollette sta mettendo a dura prova imprese e famiglie, insomma non siamo messi benissimo ma oggi una notizia si staglia su tutte: il principe o ex principe che dir si voglia Andrea d'Inghilterra ha raggiunto un accordo economico con la donna, Virginia Giuffre, che lo accusava di averla abusata da minorenne mettendo fine alla telenovela horror che ha fatto il giro del mondo.

 

 

Per il rampollo scapestrato di sua altezza la Regina Elisabetta quindi niente processo, niente rischio di arresto, solo la scocciatura di un bell'assegno e la cosa finisce qui. A questo punto uno potrebbe anche dire: e chi se frega, ti sembra il caso, in questo momento come abbiamo detto non bello, parlare di gossip? A me in effetti la sorte del principe non azzurro non mi ha mai appassionato anche perché che sia un maiale è fuori dubbio, altrimenti non avrebbe transato, e che sia tra gli uomini più arroganti, antipatici e narcisisti del mondo lo testimonia chiunque lo abbia conosciuto. È invece la fine di questa vicenda che mi colpisce, che mi lascia perplesso e che non appartiene più al mondo del gossip. Pensavo ingenuamente che la dignità di una donna non avesse prezzo, che i fiumi di inchiostro usati per dare voce alle varie femministe, ai movimenti me too e ai politicamente corretti avessero questa volta un senso.

 

 

Mi devo ricredere, sul più bello e al dunque, una donna icona delle donne abusate preferisce i soldi alla giustizia, sistemarsi lei piuttosto che punire davvero lui. Spolpato, Virginia lo avrà sicuramente spolpato, e questa può essere una bella soddisfazione, giuridicamente è una strada permessa e quindi legittima ma introduce un pesante spartiacque: i ricchi e i nobili, a differenza dei non miliardari e dei poveri possono abusare di una minorenne ed evitare il carcere. Un concetto medioevale evidentemente valido ancora oggi e a cui non si è sottratta neppure Virginia Giuffre, come direbbero a Roma "icona de che?"

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