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Russia, la guerra segreta in Ucraina? Kiev: "Ministeri e banche sotto attacco hacker". Londra: "Nessuna de-escalation"

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La guerra in Ucraina si allontana? Non per Kiev: le autorità della capitale hanno denunciato che i siti web del Ministero della Difesa, delle forze armate, della PrivatBank di proprietà statale e di Oschadbank sono stati presi di mira da un attacco informatico. Lo riporta l'agenzia Tass, ma non è ancora chiaro chi sia dietro il cyber-attacco. Il sospetto immediato  è ovviamente quello di uno zampino dello Cremlino, visto che al di là dell'annunciato ritiro delle truppe dal confine ucraino (ritiro che secondo l'americana Cnn sarebbe solo parziale e fittizio) ha confermato di voler mantenere a ogni costo l'Ucraina fuori dalla Nato e nella propria area d'influenza. 

La notizia del cyberattacco arriva pochi minuti dopo la fine della conferenza stampa con cui Vladimir Putin ha spiegato come "la Russia vuole la pace". Parole che sembrano convincere la Nato e l'Unione europea, pronte a mollare la presa e abbassare il livello di tensione pur di non rischiare una escalation militare nel cuore dell'Europa. Ma da Londra avanzano molti dubbi sulle reali intenzioni di Mosca. Boris Johnson, anche per motivi politici interni, ha da subito rivestito i panni del "poliziotto cattivo", mostrandosi intransingente nei confronti del Cremlino al punto tale da rendere fallimentare in partenza la missione a Mosca del ministro degli Esteri, Liz Truss, il cui duro confronto con l'omologo russo Serghei Lavrov ha avuto il solo effetto di aumentare le distanze tra i due Paesi. E se oggi Parigi e Berlino hanno dato un'apertura di credito al presidente russo esprimendo una cauta soddisfazione, il premier britannico ha invece parlato di dati "non incoraggianti" e "segnali contraddittori". Secondo Downing Street non è in corso alcuna smobilitazione. Al contrario, ha affermato Johnson, "si stanno costruendo ospedali da campo russi in Bielorussia, nei pressi della frontiera con l'Ucraina, il che può essere solo interpretato come la preparazione di una invasione". 

L'obiettivo di Putin sarebbe dunque quello di "ri-assorbire" gradualmente l'Ucraina, passando da una destabilizzazione in cui gli attacchi hacker potrebbero rappresentare il primo atto di guerra virtuale, forse ancora più devastante di un blitz militare che, per forza di cose, sarebbe in ogni caso più limitato visto che nessuno, né Putin né tanto meno il presidente americano Joe Biden, vogliono correre il rischio che una guerra "locale" (come fu l'invasione della Crimea) si possa trasformare in una guerra mondiale.

 

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