Ucraina, diktat di Vladimir Putin: "Non accetteremo mai la Nato lungo i confini", verso il trionfo dello zar
"Non accetteremo mai la Nato a nostri confini": Vladimir Putin, nella conferenza stampa organizzata al termine dell'incontro con Olaf Scholz, è stato molto chiaro. Il colloquio tra il presidente russo e il cancelliere tedesco è durato oltre tre ore e ha toccato i punti più caldi della situazione in Ucraina. Il modo in cui si sono mossi i Paese della Nato negli ultimi giorni non sarebbe piaciuto affatto a Putin, che infatti ha sentenziato: "Il contenimento della Russia è percepito da noi come una minaccia alla sicurezza nazionale". "La Russia non vuole la guerra", ha comunque aggiunto il presidente.
Le stoccate agli Stati Uniti e a Biden, però, non sono finite qui. "La Russia non può chiudere gli occhi su come Usa e Nato interpretano i principi di indivisibilità della sicurezza", ha continuato il numero uno del Cremlino. In ogni caso, però, non si è esclusa a priori la volontà di collaborare. Dopo il lungo colloquio, infatti, Putin avrebbe visto in Scholz "la volontà di lavorare per un'ulteriore cooperazione benefica e pragmatica".
Il presidente russo, poi, ha detto che il suo Paese è "pronto a discutere" le misure di rafforzamento della fiducia con gli Stati Uniti e la Nato, sottolineando che in questo rientrano anche "trasparenza militare" e trattati. Il cancelliere tedesco gli è andato incontro dicendo che anche "la sicurezza dell'Europa non puo' essere costruita contro la Russia ma in cooperazione con la Russia". Infine Putin ha parlato della sua merce più preziosa: "La Russia è pronta a proseguire il transito di gas attraverso l'Ucraina dopo il 2024 (quando scadrà l'attuale contratto a lungo termine) se ci sarà una domanda di tali forniture da parte di acquirenti europei e sarà per noi redditizio e se il sistema di trasporto del gas ucraino funzionerà".