Ucraina, niente invasione? Il piano B di Vladimir Putin: "fake bomb" e attacchi cibernetici per terrorizzare Kiev
La Russia ha dato inizio alla sua offensiva nei confronti dell'Ucraina con mezzi di cibernetica. Il tutto mentre inizia il disimpegno militare: la uerra, insomma, segue vie alternative. aLo denunciano le cancellerie occidentali così come dagli stati maggiori di Kiev. Per gli Usa Putin ha molte opzioni, ma anche centinaia di false bombe. "La polizia ucraina ha ricevuto quasi mille messaggi anonimi nel mese di gennaio, soprattutto via e-mail, con falsi allarmi bomba in circa diecimila posizioni occupate da scuole, ministeri, uffici e infrastrutture essenziali", rivela la Stampa. "Vogliono destabilizzarci dall'interno", sostiene Viktor Zhora, vicedirettore dei Servizi di protezione della Comunicazione. L'obiettivo di Putin è provocare malcontento e proteste simili a quelle fomentate nell'Est del Paese nel 2014 per giustificare un intervento. Ecco allora gli attacchi cyber e le azioni di sabotaggio.
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In Ucraina c'è preoccupazione per la decisione di molti alleati occidentali di richiamare i propri cittadini e il personale non essenziale delle ambasciate. "Una mossa che viene difesa invece dal segretario di Stato Antony Blinken, che l'ha definita la cosa più prudente da fare. Uno schema di cui è parte anche la Russia che si è detta preoccupata per la decisione dell'Osce di trasferire parte del proprio personale dall'Ucraina", scrive sempre la Stampa.
La guerra preventiva ibrida è praticata in entrambe le direzioni. Usa e Gran Bretagna lasciano infatti trapelare le informazioni nel tentativo di anticipare e così sventare le mosse russe. "Ma ogni tentativo americano di usare l'intelligence per plasmare l'opinione mondiale fa i conti con l'ombra della guerra in Iraq, scrive il Financial Times che ricorda come nel 2003 gli Usa riuscirono nei loro sforzi "per costruire una coalizione anti Saddam Hussein sulla base di informazioni di intelligence sulla presenza di armi di distruzione di massa nel Paese. Il fatto che non siano mai state trovate ha però indebolito a lungo la credibilità americana", precisa la Stampa. Ed è proprio su questa perduta credibilità che punta Putin per i suoi piani strategici.