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Ucraina, il premier Zelensky: "La Russia ci ha informato che attaccherà mercoledì". Vladimir Putin pronto alla guerra

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Dopo il lavoro diplomatico del pomeriggio, con l'annuncio relativo all'Ucraina non intenzionata ad entrare nella Nato e conseguente rallentamento delle manovre militari della Russia, sembrava aprirsi uno spiraglio per evitare il conflitto. Ma la situazione è bruscamente precipitata in serata: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato infatti informato che il giorno dell'attacco russo sarà mercoledì 16 febbraio. Lo riferisce la Cnn in una breaking news. Vladimir Putin insomma sta per attaccare. La decisione sembra ufficiale.

Non a caso, pochi minuti prima, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, aveva annunciato lo spostamento temporaneo di tutta l'ambasciata americana da Kiev a Leopoli. Il tutto nel giorno in cui il cancelliere tedesco Olaf Scholz, arrivato a Kiev, ha tentato la mediazione con la Russia, chiedendo "segnali immediati di de-escalation" nella crisi con l'Ucraina. Il risultato però sembra essere l'opposto.

Il Cremlino nel frattempo aveva fatto sapere che "gli esigui canali per il dialogo permetteranno di trovare una reciprocità da parte dei nostri oppositori e il desiderio di trovare una soluzione che veramente tenga conto dei nostri interessi".

Nel frattempo, il G7 ha avvertito: "La priorità è sostenere gli sforzi per una de-escalation, ma se Mosca intensifica l'azione militare pronti a imporre sanzioni con conseguenze enormi sull'economia russa". In questo contesto, l'Unione europea sta pensando anche a un piano per eventuali rifugiati dall'Ucraina: l'attacco di Vladimir Putin, infatti, potrebbe iniziare tra poche ore. Mercoledì, appunto, facendo precipitare l'Europa e il mondo nel caos, in una situazione dalle conseguenze pericolose e non prevedibili.

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