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Ucraina, "da dove attaccherà Putin e perché": conto alla rovescia, parla l'uomo che conosce i russi meglio di tutti

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L’Europa e il mondo sono sull’attenti perché un nuovo conflitto potrebbe scoppiare in qualsiasi momento. Sulla “linea di contatto” che divide l’Ucraina dalle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, si registra la classica calma prima della tempesta. La prima a dar via a un’invasione potrebbe però essere l’Ucraina: “L’invito di Joe Biden agli statunitensi a lasciare il Paese potrebbe essere il segnale che Kiev sta per attaccarci”, ha dichiarato Denis Pushilin, leader separatista.

 

 

In tal caso sarebbe immediata la reazione di Vladimir Putin, che potrebbe inviare i suoi uomini nel Donbass, dove risiedono più di 700mila cittadini russi. Una narrazione che però non convince gli osservatori europei, secondo cui potrebbe essere soltanto un pretesto per giustificare un’offensiva da parte del Cremlino. Quest’ultimo dal canto suo nega di voler lanciare un’invasione, sebbene abbia ammassato migliaia di uomini e mezzi al confine.

 

 

Però la questione è molto delicata e può esplodere da un momento all’altro: non è escluso che la Russia possa partire con l’invasione, giustificandola con la necessità di proteggere da un’aggressione dell’Ucraina i cittadini del Donbass che sono in possesso del passaporto russo. D’altronde già nel 2019 Putin aveva posto le basi per uno scenario del genere, concedendo il passaporto alla popolazione delle “Repubbliche popolari” di Donetsk e Lugansk.

 

 

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