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"Criceti cinesi e scimmie verdi". Antartide, la scoperta tra i ghiacci che inchioda Pechino: "Il Covid è roba loro"

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Sono ormai molti gli scienziati che hanno sposato la tesi secondo cui l’origine della pandemia di coronavirus è da ricercare in una fuga da un laboratorio cinese. L’ultima scoperta sembra avvalorare ulteriormente questa ipotesi: dall’analisi dei campioni di suolo dell’Antartide sono emerse tracce di coronavirus, con quest’ultimo che quindi potrebbe non essere passato dalla fauna selvatica all’uomo in maniera naturale.

 

 

Stando a quanto riportato dal Daily Mail, sono necessarie ulteriori prove, soprattutto in relazione al momento esatto in cui il virus è entrato nei campioni. Alcuni ricercatori ungheresi hanno trovato tracce di una variante unica del Covid mentre esaminavano il Dna del suolo dell’Antartide: non solo, è stato trovato anche materiale genetico di criceti cinesi e scimmie verdi, che potrebbero suggerire che il virus fosse esaminato in laboratorio, utilizzando gli animali stessi o le loro cellule.

 

 

Secondo gli esperti che sostengono la tesi della fuga da un laboratorio, gli scienziati cinesi avrebbero progettato il virus per renderlo più pericoloso come parte di un esperimento, solo che poi tale virus sarebbe sfuggito. Ovviamente si tratta di teorie tutte da dimostrare e che intanto vanno prese con le pinze. Allo stesso tempo però sono sempre di più gli indizi che stanno avvalorando la tesi della fuga dal laboratorio.

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