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Marocco, bimbo bloccato nel pozzo. "Cos'hanno trovato a due metri da lui". Drammatica e sconvolgente corsa contro il tempo

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In Marocco si continua a scavare per cercare di raggiungere Rayan, il bimbo di 5 anni che, come Alfredino Rampi nel 1981, è caduto in un profondo pozzo. Le immagini mostrano il piccolo che si muove e alle 7 di sabato mattina, 5 febbraio, è riuscito a bere e mangiare. L'ostacolo roccioso che bloccava i soccorritori a due metri dal bimbo è stato quasi completamente superato.

I due metri che mancano per arrivare al povero bimbo si sono rivelati i più difficili a causa di una roccia che ha rallentato le operazioni. Il rischio è che nel frattempo Rayan, bloccato a 32 metri, possa scivolare ancora più giù: il pozzo è infatti profondo 60 metri; il piccolo, inoltre, dopo tutto questo tempo, è anche a rischio ipotermia.

 

Il papà ha confermato che Rayan è vivo: "Gli ho parlato via radio, ho sentito il suo respiro, respira a fatica, ma è vivo". Le preghiere a voce alta dei marocchini scandiscono il ritmo dei lavori, giorno e notte, rivela Tgcom. La folla si accalca attorno al pozzo e sono stati inviati uomini della gendarmeria reale per allontanare i curiosi. Gli abitanti del posto si sono fatti carico di ospitare i numerosi volontari che sono arrivati a Tamrout nella speranza di poter essere utili. Il Marocco, come l'Italia di 40 anni fa, segue le vicende del piccolo Rayan. 

 

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