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Kim Jong-un, "incenerito": ecco cosa state vedendo, l'ultimo orrore della Corea del Nord

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Nella giornata di domenica 30 gennaio la Corea del Nord ha fatto partire un missile, il più potente lanciato dal 2017: ha volato per 800 chilometri, raggiungendo un’altezza massima di duemila chilometri. Oggi la propaganda di regime ha pubblicato una serie di fotografie per mettere al corrente il mondo del test condotto, tra l’altro senza che Kim Jong-un fosse presente: un modo per segnalare che questi esperimenti sono ormai di routine e che la tecnologia bellica della Corea del Nord è ben sviluppata.

 

 

“Si è trattato solo di un lancio per verificare l’affidabilità di questa classe di missili”, ha spiegato il regime tramite l’agenzia di stampa Kcna, incaricata di diffondere le foto del lancio. C’è però un dettaglio che ha lasciato tutto il mondo piuttosto interdetto: sulla testata del missile pare che fosse stata installata una telecamera, con lo scopo di riprendere la terra che in caso di guerra balistica dovrebbe finire rotta in cenere. Secondo gli esperti quelle immagini potrebbero essere ritoccate, soprattutto quella che inquadra il muso dell’ordigno da solo: come è stato possibile riprenderlo dall’alto?

 

 

Fatto sta che questo è stato l’undicesimo missile lanciato a gennaio: un record mensile con cui la Corea del Nord vuole continuare a mettere pressione sugli Stati Uniti. Ma il presidente Joe Biden ha altre priorità rispetto ai giochi pericolosi di Kim, essendo alle prese con la crisi ucraina.

 

 

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