Mozambico, orrore puro: pelati decapitati in strada, "cosa nascondono nel cranio"
Avete problemi di calvizie? Evitate il Mozambico. Un pelato, secondo la Polizia della ex-colonia portoghese, sarebbe stato ucciso e decapitato da una banda di criminali che volevano vendere poi la testa a un cliente venuto per ciò addirittura dal Mali. Per ragioni non chiare, il cliente si sarebbe però poi eclissato. Insomma, ha perso la testa. A quel punto i criminali hanno deciso non tanto di mettere la testa a posto ma di metterla in qualche posto, abbandonandola in una zona della città di Muandiwa dove la Polizia la ha appunto ritrovata.
Da quei popoli Jivaro dell'Amazzonia spesso presenti nei fumetti di Mister No a quei Dayak del Borneo che erano invece un must nei romanzi del ciclo malese di Emilio Salgari o ai Celti dell'antichità, sono stati molti i popoli per cui fino a tempi anche recenti la caccia e collezione di teste umane era un hobby non solo rispettato, ma anche consigliato a un guerriero di successo: nell'idea non solo di misurare il valore, ma anche di potersi così impadronire delle virtù dell'ucciso.
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In Mozambico però la cosa è più sordida: semplicemente, almeno dal 2017 si è diffusa la superstizione secondo cui le teste calve porterebbero fortuna, e anzi conterrebbero addirittura oro. Da quattro anni, perché è appunto il periodo da cui la polizia del Mozambico ha iniziato a doversi occupare di questo tipo di delitto. Più precisamente, nel giugno del 2017 ci furono addirittura cinque delitti di questo tipo, per cui furono arrestati due ventenni nel centro di Milange: località presso i confini con il Malawi che è anche raccomandata ai turisti dai tour operator.
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«La convinzione è che la testa di un uomo calvo contenga oro», spiegò allora in conferenza stampa Afonso Dias, comandante della polizia nella provincia centrale dello Zambezia, in Mozambico. Perché proprio di un calvo? «Perché c'è l'idea che se non ha capelli è ricco». Pare che le vittime fossero tutte di età più o meno avanzata. Non solo in Mozambico ma anche in Malawi e Tanzania ci sarebbe la credenza che non solo la testa, ma anche altre parti del corpo umano porterebbero buona sorte in amuleti e pozioni: soprattutto in amore, ma non solo. E gli albini avrebbero a loro volta una carica positiva più forte, come i pelati. Sembra che idee del genere siano state propalate dagli stregoni, che in questo modo cercherebbero di sbolognare pezzi di cadavere già utilizzati per i loro rituali.