Kim Jong-un spara, Joe Biden non si accorge: attacco nucleare, perché siamo in pericolo
Il nuovo anno è iniziato da poco e già la Corea del Nord ha fatto capire che manterrà l'abitudine ai missili a gogò, segnali d'intransigenza agli Stati Uniti. In altre parole, anche nel 2022 "rocket man" sarà sempre "rocket man", come l'ex-presidente americano Donald Trump soprannominò il dittatore Kim Jong Un. Ieri i nordcoreani hanno sparato nel Mar del Giappone il secondo missile del 2022, dopo quello di una settimana fa. I militari sudcoreani e giapponesi hanno confermato con i radar che si tratterebbe di una variante più veloce dell'ordigno Hwasong-8 lanciato il 5 gennaio. Se la prima testata aveva sfrecciato a Mach 6, cioè 6 volte la velocità del suono, quella di ieri sarebbe arrivata a Mach 10, quasi 12.000 km/h. Le testate del Hwasong-8 sarebbero quindi ipersoniche, definizione di oggetti la cui velocità superi quella del suono di almeno 5 volte.
L'ordigno di ieri è decollato da una rampa nella provincia di Chagang-Do e ha volato verso Nordest per 700 km, toccando una quota massima di 60 km e finendo in mare non lontano dal Giappone. Il razzo di settimana scorsa era partito dalla stessa base seguendo una traiettoria simile. Lo Hwasong-8 è un razzo alto 18 metri in cima al quale è montata la testata ipersonica, dotata di alettoni e che potrebbe contenere un'atomica. I nordcoreani sostengono che la loro testata sia un vero ipersonico manovrabile capace di "scansare" le difese antimissile, sebbene gli Stati Uniti tendano a dubitarne. Di certo i test confermano che, dopo le aperture all'epoca di Trump, ora, con Joe Biden alla Casa Bianca, il rapporto Washington-Pyongyang è di nuovo peggiorato.
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Se ancora Kim non ha ricominciato a far scoppiare atomiche nel sottosuolo e a provare missili di gittata intercontinentale, è perché osserva dall'autunno 2017 una moratoria parziale dovuta ai negoziati sfociati con le strette di mano con Trump nel 2018. La Corea del Nord ha proseguito però le prove di missili a gittata corta o media, come gli ipersonici degli ultimi giorni. Con Biden, i rapporti si sono nel 2021 ancora irrigiditi sulla disputa fra la rinuncia all'atomica chiesta da Washington e l'eliminazione delle sanzioni chiesta da Pyongyang. Kim rivendica uno status irreversibile di potenza atomica e fa intendere con gli ipersonici di poter colpire le basi americane in Corea del Sud nel brevissimo tempo di un minuto. Rilanciando la tensione, il dittatore ricompatta inoltre il suo regime, dopo i problemi personali di salute e la crisi dell'epidemia Covid che ha segnato anche il suo "regno".