Perù, fallo gigante in mezzo alla strada: misure estreme, la foto-choc
C'è una nuova attrazione in città: una statua con un fallo gigante e soprattutto eretto. Talmente grande da obbligare i turisti a fermarsi e ammirarlo, con le signore (e non solo) che si concedono dei selfie malandrini.
Lo "scandalo" sta scuotendo il Perù: si tratta di una struttura in fibra di vetro cremisi, fedele rappresentazione di un vaso di ceramica della cultura precolombiana Mochica, vissuta nella regione tra il 150 e il 700 dopo Cristo. Eretta (è il caso di dirlo) in un sito archeologico a 15 minuti dalla capitale regionale Trujillo, la statua spicca per il suo metro e mezzo abbondante di... membro, già fotografatissimo dalle comitive che si radunano sotto la sua ombra.
Come sottolinea il prestigioso quotidiano britannico Guardian, il manufatto moderno, rappresentazione fedele (ma alta 2,8 metri) del simbolo della fertilità, ha attirato l'attenzione dei vandali. Tutto il mondo è paese, in fondo. "Alle due del mattino - ha rivelato Arturo Fernández Bazán, sindaco di Moche - tre criminali incappucciati hanno puntato un coltello al collo della guardia giurata per impedirgli di reagire o di chiamare i suoi colleghi alla radio , e due di loro hanno danneggiato il fallo" facendogli un buco.
Nessuno protesta invece per il soggetto, visto che la cultura pre-inca era rinomata anche per le sue ceramiche a tema sessuale esplicito. "Nella nostra cultura Mochica - ha spiegato sempre il sindaco, che al di fuori della politica di lavoro fa il ginecologo -, questi tipi di vasi di ceramica non erano considerati erotici ma rappresentavano la Divinità".