Amazon, muoiono 6 persone nei magazzini? E Jeff Bezos pubblica questa foto: una gaffe terrificante
Le ultime uscite di Jeff Bezos non sono state tra le più felici. Di certo la tempistica dei suoi interventi è stata del tutto sbagliata. Mentre un magazzino di Amazon veniva travolto e distrutto da un tornado in Illinois, facendo crollare il tetto e provocando la morte di sei dipendenti, il fondatore dell'azienda di e-commerce pubblicava una foto sorridente insieme a un gruppo di "astronauti", prima della gita di 10 minuti nello spazio. Il messaggio di dolore e condoglianze è arrivato solo 11 ore più tardi. L'imprenditore ha detto di avere il "cuore spezzato" per le vittime.
Stando a quanto riporta il New York Post, citato dal Corriere della Sera, intorno all'ora di pranzo in Italia, la compagnia Blue Origin di Bezos ha lanciato il suo nuovo volo sub-orbitale. Già da qualche ora però era stata diffusa la notizia del tornado che si era abbattuto in Mississippi, Arkansas, Missouri, Tennesse e Illinois, proprio dove è crollato il tetto del magazzino Amazon, all'interno del quale c'erano circa 100 addetti.
Video su questo argomentoAmazon scorretta con la concorrezza. Multa miliardaria dell'Antitrust: guerra legale tra Ue e Bezos
Pare, inoltre, che il magazzino fosse aperto in barba all'allerta maltempo che era stata diramata, a causa degli straordinari in vista del Natale. Almeno 45 dipendenti sarebbero stati estratti vivi mentre in sei non ce l'hanno fatta. Inevitabile la bufera social che si è abbattuta su Bezos, che nel frattempo scherzava con i suoi astronauti: "Fai veramente schifo", "Vergognati". Stando a un'ipotesi riportata dal Corsera, inoltre, il fondatore di Amazon - impegnato nel suo progetto nello spazio - non sarebbe stato informato dalle persone del suo staff, che avrebbero preferito aspettare prima di avvisarlo della tragedia. Lo hanno fatto troppo tardi.
Video su questo argomentoDraghi contro i furbetti del bonus casa, anche gli onesti a rischio. Jeff Bezos cerca l'immortalità. Insetti cibo del futuro? Forse no: su LiberoTg