Variante Omicron, gli Stati Uniti hanno insabbiato tutto? La bomba del New York Times
La variante Omicron avrebbe fatto la sua comparsa negli Stati Uniti prima ancora della sua scoperta ufficiale, avvenuta in Sudafrica qualche settimana fa. Si tratta di un'ipotesi, piuttosto concreta, fatta da diversi esperti e riportata dal New York Times. Il paziente zero in questo caso sarebbe stato un analista sanitario di Minneapolis, che dal 19 al 21 novembre aveva partecipato a una convention a New York.
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A quell'evento, organizzato a Manhattan, avevano partecipato nel giro di tre giorni circa 53mila persone. L'uomo poi era risultato positivo il 23 novembre, un giorno prima che gli scienziati venissero a conoscenza della nuova variante in Africa. Una mutazione sconosciuta a cui l'Organizzazione mondiale della Sanità non aveva ancora dato un nome. Adesso, però, gli esami di laboratorio hanno confermato che in quel campione di virus c'erano già le mutazioni proprie della Omicron.
Prima di questa scoperta, invece, il primo caso ufficiale negli Usa è stato rilevato quattro giorni fa, il 2 dicembre. Si trattava di un individuo contagiato in California. In una conferenza stampa, Anthony Fauci, il consigliere medico capo della Casa Bianca, aveva fatto sapere che i sintomi erano "lievi" e che il paziente, tornato il 22 novembre dal Sudafrica e risultato positivo il 29, era in isolamento. Dopo la registrazione del primo caso, il coordinatore della Casa Bianca impegnato sul fronte Covid, Jeff Zients, aveva assicurato: "Noi siamo pronti a rispondere alla sfida della variante Omicron con la scienza e rapidamente".