Principe Carlo, la frase razzista contro il figlio di Meghan e Harry: dove lo hanno beccato, un terremoto
"E stato lui a pronunciare le frasi razziste sul bimbo di Harry e Meghan": la bomba riguarda il principe Carlo ed è stata sganciata dal giornalista americano Christopher Andersen nel libro "Brothers And Wives: Inside the Private Lives of William, Kate, Harry and Meghan”, in uscita il 30 novembre negli Stati Uniti. Il riferimento è alla recente intervista di Harry e Meghan con Oprah Winfrey. Un colloquio lungo e intimo, durante il quale i duchi di Sussex hanno lanciato pesanti accuse contro i membri della famiglia reale. Tra queste anche quella di razzismo.
"Ero incinta da qualche mese di Archie e cominciai a sentire strane conversazioni - disse la Markle a Oprah -. A Palazzo c’era chi ipotizzava che mio figlio non avrebbe dovuto ricevere alcun titolo regale. Si chiedevano quanto potesse essere scura la pelle del neonato e rapidamente questi discorsi alimentarono una campagna denigratoria”. Quando la giornalista le chiese di fare i nomi, però, lei decise di rimanere sul vago: "Componenti della famiglia reale, ma non voglio dire altro. Questa rivelazione li danneggerebbe gravemente”.
Secondo Andersen, si tratterebbe del principe Carlo, il quale avrebbe detto alla moglie Camilla: "Mi domando che aspetto avranno i loro figli". E lei avrebbe replicato: "Sono certa che saranno assolutamente bellissimi". Carlo, però, avrebbe puntualizzato: "Voglio dire, che carnagione potranno avere?". Adesso, però, l'erede al trono sarebbe furioso e pronto a difendersi in tribunale. Se questa ipotesi fosse vera, inoltre, smentirebbe la teoria di un'altra esperta reale, Lady Colin Campbell, secondo cui le parole razziste sarebbero state pronunciate invece dalla principessa Anna. Il giornalista americano, comunque, non fa esplicitamente il nome di Carlo nel suo libro, ma i riferimenti sarebbero molto chiari. Secondo il Sun, infatti, lo staff dell’erede al trono avrebbe visionato il libro e Carlo starebbe pensando di far risolvere la questione agli avvocati.