Vladimir Putin, terrificanti sospetti per la morte di Irina: come la hanno trovata, chi era la milionaria
Ha creato scalpore la morte di Irina Izmestieva, moglie di un ex senatore russo in carcere dal 2010, nemico di Vladimir Putin. Trovata morta a Londra, dove viveva: un decesso improvviso e sospetto. Di recente infatti la donna si era attivata con la Corte europea per i diritti dell'uomo di Strasburgo per perorare la causa del marito Igor, che si trova tuttora in una delle prigioni più dure della Russia, la White Swan, dove sono rinchiusi i serial killer più temuti del Paese. E adesso con la sua morte "l'appello a Strasburgo per Igor sarà messo facilmente da parte", fa sapere un avvocato di Londra che preferisce rimanere anonimo.
Igor Izmestiev, un ex soldato della Bashkiria, si è arricchito negli anni Novanta grazie al petrolio ed è stato senatore per cinque anni. "Una carriera costruita sostenendo Putin ma quando il legame con il presidente è andato deteriorandosi Izmestiev ha deciso di lasciare la Russia con la famiglia, trasferendosi in Germania e poi a Londra e portando con sé, pare, buona parte del suo patrimonio", rivela il Messaggero. Arrestato dai servizi segreti della Federal Security Service con l'accusa di omicidio della moglie di un partner in affari, condannato per diversi omicidi, evasione fiscale, tentata corruzione e tentato omicidio.
La moglie rimasta a Londra aveva fondato la IZM Productions e aveva prodotto diversi corti mostrati ai prestigiosi festival di Cannes, Venezia e Roma. Il suo corpo è stato scoperto cinque giorni fa dalla polizia che, allertata da un'amica, si è introdotta da una finestra del seminterrato e l'ha trovata senza vita sul divano dell'abitazione da 15 milioni di sterline dove viveva con le figlie 21enni. Per la stampa russa la donna è morta di coronavirus. "Spero che la verità venga a galla ha raccontato un amico al Daily Mail ricordo quando Irina mi raccontava della sua vita e non puoi che sentirti agitato", ha ricordato. E a Londra di morti sospetto di cittadini russi non è certo una novità, basta ricordare Alexander Litvinenko, anche lui oppositore di Putin.