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Emmanuel Macron, ragazza stuprata all'Eliseo: l'orrore dopo una festa, terremoto in Francia

Mauro Zanon
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«Anche all'Eliseo si stupra?". È il quotidiano Libération a rivelare la notizia che rischia di causare molti danni alla macronia, a meno di sei mesi dalle elezioni presidenziali. Lo scorso 12 luglio, secondo quanto rivelato da Libé, la giustizia francese ha aperto un'inchiesta per fare luce sulle violenze sessuali ai danni di una giovane militare che si sarebbero prodotte nelle stanze della presidenza della Repubblica il 1° luglio, in occasione di un "pot de départ", ossia di una festa d'addio organizzata per salutare alcuni colleghi destinati ad altre mansioni lontano dall'Eliseo.

 

 

I FATTI
«È il 1° luglio 2021. Mentre si avvicinano le vacanze e le restrizioni sanitarie legate alla pandemia di Covid-19 tendono ad allentarsi, all'Eliseo si svolge una festa d'addio. Il palazzo, dove lavoravano 800 persone, ne ospita regolarmente. Accadeva soprattutto prima della crisi sanitaria, ma dopo una lunga dieta dovuta ai confinamenti e al coprifuoco, all'Eliseo, così come in tutta la Francia, queste riunioni conviviali sul posto di lavoro riprendono progressivamente. Nulla di eccezionale», racconta Libération. Sono tre i collaboratori che Emmanuel Macron in persona è venuto a salutare: il generale Valéry Putz, vice del capo di Stato maggiore del presidente dal luglio 2017, uno dei suoi aiutanti di campo e una terza persona di cui Libé non precisa l'identità. Davanti agli invitati riuniti nel giardino dell'Eliseo, nonostante un meteo non proprio clemente, il capo dello Stato francese pronuncia un breve discorso di ringraziamento all'indirizzo dei suoi collaboratori, prima di sorseggiare qualche bicchiere in compagnia.

 

 

Macron saluta gli invitati attorno alle 22 ed «è in quel momento che l'atmosfera sembra surriscaldarsi. Spazio al divertimento. Alcuni, dimenticando la moderazione richiesta in questo luogo prestigioso, alzano il gomito senza esitazioni», riporta Libération. La festa, dal giardino, si sposta nei locali dello Stato maggiore del presidente della Repubblica, a rue de l'Elysée. Lì si conservano con rigorosissimi protocolli di sicurezza i dossier più sensibili della République (operazioni militari segrete, note dell'intelligence, documenti riservati sulla difesa nucleare francese), gran parte dei quali sono coperti dal segreto di Stato. «Eppure è proprio qui che si sarebbero verificati i fatti. Una giovane soldatessa, che prima stava assistendo alla festa d'addio del suo superiore, dice di aver subito delle violenze sessuali da parte di un uomo, anche lui militare», rivela il quotidiano parigino. Secondo le informazioni di Libé, i due, entrambi dipendenti dello Stato maggiore del presidente, si conoscono.

 

 

IL TESTIMONE
Per ora, tuttavia, non è ancora chiaro come si siano svolti precisamente i fatti. Si sa invece che nelle ore immediatamente successive al presunto stupro, la vittima si è recata al commissariato di polizia dell'Ottavo arrondissement, il più vicino all'Eliseo, per sporgere denuncia. Dodici giorni dopo, il procuratore della Repubblica di Parigi ha deciso di aprire un'inchiesta sulla base della denuncia della giovane soldatessa, affidandola a un giudice istruttore. Il servizio di polizia incaricato dal dossier ha già condotto una serie di audizioni, lo stato di fermo e l'interrogatorio del sospetto hanno già avuto luogo, secondo quanto riportato da Libération. L'Afp, in seguito alla pubblicazione dell'inchiesta di Libé, ha precisato che il principale sospetto è stato posto sotto lo stato di "testimone assistito" (una posizione intermedia fra quella del testimone semplice e quella dello stato di accusa. Secondo l'articolo 1123-2, è una persona "contro la quale vi sono indizi che rendono probabile la sua partecipazione come autore o complice nella commissione di un reato", ma senza le prove "gravi e coerenti" dello stato di accusa). Sollecitato giovedì da Libération, l'Eliseo ha dichiarato che non commenta «mai, le inchieste giudiziarie in corso», precisando, tuttavia, che sono state «prese delle misure: ascolto, sostegno e accompagnamento della vittima, e trasferimento immediato della persona incriminata lontano dall'Eliseo». Dal canto suo, la ministra della Difesa, Florence Parly, ha avviato un'inchiesta amministrativa nei confronti dell'uomo sospettato di stupro. Parallelamente a un'eventuale sanzione penale, il militare rischia di essere trascinato davanti al consiglio di disciplina. 

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