Cerca
Cerca
+

Afghanistan, scomparso un neonato affidato ai marines: il dramma della coppia in fuga dai talebani

  • a
  • a
  • a

Era stato affidato a un marines nel disperato tentativo di dei genitori di fuggire dai talebani all'aeroporto di Kabul. Nei giorni in cui migliaia di persone ri riversavano davanti ai cancelli dell'Hamid Karzai Airport per imbarcarsi sui voli di evacuazione, c'erano anche Mirza Ali Ahmadi, 35 anni, sua moglie Suraya, 32, i figli di 17, 9, 6 e 3 anni e il piccolo Sohail di appena due mesi. Temendo che il neonato potesse essere schiacciato dalla folla mamma e papà lo hanno consegnato a un soldato al di là del muro con il filo spinato ma ora di Sohail si sono perse le tracce.

 

 

Mirza, che ha lavorato per dieci anni come guardia di sicurezza all'ambasciata americana a Kabul, e Suraya, in una intervista esclusiva alla Reuters, hanno raccontato il loro dramma e hanno diffuso le foto del bimbo attraverso l'Afghan Refugee Relief, un gruppo di sostegno alle famiglie afghane che ha lanciato una campagna dal titolo "Bimbo scomparso" (Missing baby), nella speranza di ritrovarlo. Un comandante militare "ha partecipato con me alle ricerche in tutto l'aeroporto", ha raccontato l'uomo. In tre giorni, "ho parlato con più di 20 persone. A ogni funzionario - militare o civile - in cui mi sono imbattuto, chiedevo del mio bambino", ma senza risultato.

 

 

"Gli operatori umanitari e i funzionari americani mi dicono che faranno del loro meglio per ritrovarlo, ma sono solo promesse", ha aggiunto. Mirza e la moglie sono stati poi evacuati su un volo che li ha prima portati in Qatar e poi in Germania e alla fine sono atterrati negli Stati Uniti. La famiglia si trova ora a Fort Bliss, in Texas, con altri rifugiati afgani in attesa di essere reinsediati da qualche parte negli Usa. "Non faccio altro che pensare a mio figlio", ha detto Suraya. "Tutti quelli che mi chiamano mi danno conforto e mi dicono: 'Non preoccuparti, Dio e' buono, tuo figlio sarà ritrovato'".  

 

Dai blog