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Afghanistan, l'attivista Frozan Safi trucidata: "Volto sfregiato dai proiettili", orrore talebano?

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Continuano le violenze e gli omicidi ai danni delle donne in Afghanistan. L'attivista per i diritti delle donne, Frozan Safi aveva 29 anni, scomparsa da circa due settimane, è stata ritrovata uccisa a colpi di arma da fuoco. Il suo corpo era sfigurato e il viso crivellato di colpi. Un'esecuzione in piena regola, trucidata senza pietà. La giovane era un'attivista e docente di economia.

 

 

 

 

 

La donna era conosciuta come una dei difensori dei diritti delle donne. Il suo corpo crivellato di colpi è stato identificato dalla sorella, medico, che l'ha riconosciuta dai vestiti perché il volto era "distrutto dai proiettili", mentre l'anello di fidanzamento non c'era più. "Le ferite - ha detto - erano ovunque, troppe per poterle contare: alla testa, al cuore, al petto, ai reni, alle gambe".

 

 

 

 

 

Frozan Safi aveva partecipato alle manifestazioni della sua città contro la segregazione delle donne dei talebani al potere da metà agosto scorso; aveva ricevuto una anonima raccomandazione telefonica di andarsene e aveva presentato una richiesta di asilo in Germania. Era andata via di casa, ma non era più tornata. C'è però ancora prudenza e timore, però, nell'attribuire la sua morte ai talebani: "Non sappiamo chi l'ha uccisa", ha detto la sorella Rita. Un'altra attivista racconta di essere stata con lei all'ultima manifestazione nazionale, dove le donne sono state picchiate con manganelli elettrici e i giornalisti che sono stati arrestati e torturati. Insomma la certezza non c'è chi siano i mandanti, ma il sospetto è molto forte che siano stati gli stessi talebani che potrebbero fare ancora paura, vista la titubanza della sorella ad accusarli.

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