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Clima, la bomba di Amitav Ghosh: "Chi spende una fortuna per disinformare". La grande menzogna: una drammatica verità?
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"Un fallimento sin dall’inizio": lo scrittore e antropologo indiano Amitav Ghosh ha definito così il G20 che si è concluso ieri a Roma. Secondo lui, infatti, l'assenza di Russia e Cina avrebbe dovuto dirla lunga sull'esito del vertice internazionale già primo che questo iniziasse. E sul patto che i leader politici sono riusciti a ottenere - il tetto da 1,5 gradi di riscaldamento globale entro la metà del secolo - è stato molto duro: "Troppo spesso la pomposità degli accordi è inversamente proporzionale all’efficacia dei risultati".
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"Di fronte all’inadeguatezza politica", però, secondo Ghosh ci sarebbe una figura particolarmente importante da avere come punto di riferimento, Papa Francesco: "Abbiamo la fortuna di avere un leader di questo tipo che riesce a indicare la strada". In ogni caso, stando allo scrittore indiano, la evidente ostinazione dei politici a non cambiare rotta non è dovuta a nessuna miopia. Di mezzo ci sarebbe ben altro. A tal proposito, in un'intervista a La Stampa, ha detto: "Bisogna riflettere sul fatto che ci sono enormi interessi in gioco e le grandi corporazioni investono una fortuna per disinformare, occultare e rendere il mondo miope. Si tratta di un gioco estremamente pericoloso del quale tutti pagheremo le conseguenze".
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Le speranze, comunque, non vanno abbandonate. Anche perché, spiega Amitav Ghosh, "oggi c’è una consapevolezza maggiore rispetto a dieci anni fa, e ancora una volta la voce di papa Francesco è stata fondamentale, a cominciare dal fatto che, solo per citare i suoi fedeli, parla a un miliardo e duecento milioni di persone". L'antropologo ha anche sottolineato che la pandemia da Covid alla fine non ci ha reso migliori, come si pensava all'inizio dell'emergenza: "Uno degli elementi che è sotto gli occhi di tutti è che i più ricchi e i più forti hanno ulteriormente aumentato il proprio vantaggio sulle spalle dei più diseredati, che sono diventati ancora più poveri e deboli".
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