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Halyna Hutchins, "il suo sangue sulle mie mani, di chi è stata la colpa": l'operatore rompe il silenzio

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Si cerca ancora di capire la dinamica che ha portato alla morte di Halyna Hutchins, direttrice della fotografia uccisa dalla pistola di Alec Baldwin. Quello che fino ad ora è certo è che quanto accaduto sul set di Rust è stato un tragico incidente. L'arma che l'attore aveva in mano non era carica a salve, come invece l'aiuto alla regia aveva dichiarato. Intanto sono numerosi i messaggi di cordoglio alla famiglia della Hutchins, che lascia il marito e un figlio. 

 

 

"Ero di fianco a lei durante la sparatoria fatale - dice Serge Svetnoy, l'autore dell'ultima foto che ritrae la vittima - l'ho presa tra le mie braccia quando era a terra. Il suo sangue era sulle mie mani". Il ricordo però non si limita al drammatico incidente. I due infatti hanno lavorato assieme per lungo tempo: "Ho lavorato con lei (Halyna) - prosegue nel suo post su Facebook - in quasi tutti i suoi film. Abbiamo condiviso cibo e acqua, ci siamo bruciati sotto il sole e gelati nella neve durante le riprese. Ci prendevamo cura l'uno dell'altra e posso dire con certezza che era mia amica".

 

 

Poi su quanto accaduto durante le registrazioni del film: "È colpa della negligenza e della non professionalità. La negligenza della persona che avrebbe dovuto controllare l'arma, della persona che avrebbe dovuto dire che l'arma era carica e di quella che avrebbe dovuto verificare l'arma prima di portarla sul set. Il risultato è stato la morte di un essere umano".

 

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