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Alec Baldwin, "omicidio colposo": l'attore piomba nel dramma, la scoperta sulla morte sul set di Halyna

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Alec Baldwin potrebbe essere perseguibile penalmente. Nonostante l'attore abbia sparato, inconsapevolmente, un proiettile vero sul set di Rust, non sono da escludere gravi conseguenze. Secondo Joseph Costa, avvocato di Los Angeles, "come produttore esecutivo, è in una posizione di controllo e può essere perseguito penalmente". Baldwin, infatti, non avrebbe verificato la sicurezza dell'arma con cui ha ucciso la direttrice della fotografia del film, Halyna Hutchins. All'interno della pistola dovevano esserci proiettili a salve e non veri. 

 

 

Anche se la difesa di Baldwin dovesse sostenere che all’attore è stata consegnata la pistola dall'aiuto regia "beh - sentenzia Erlinda Johnson, avvocato penalista nel New Mexico -, spettava a lui, dal momento che stava maneggiando l'arma, assicurarsi che non ci fossero proiettili. Chiaramente qualcuno non ha affrontato la cosa con la dovuta diligenza. Avrebbero dovuto controllare quelle pistole per assicurarsi che non ci fossero proiettili veri".

 

 

Una negligenza che potrebbe costare cara a Baldwin. Si parla di un reato, quello per omicidio colposo, sanzionato con una pena massima di 18 mesi di carcere. I suoi problemi, dunque, non riguardano quello che ha fatto come attore. Per quelli - ne è certo Rachel Fiset, avvocato penalista di Los Angeles - "verrà sicuramente fuori perché pensava di sparare a salve. Il vero problema è il suo ruolo di produttore e i protocolli di sicurezza sul set, o la loro assenza. Se viene dimostrata una vera negligenza, potrebbe provocare accuse penali". Intanto fonte anonime rivelano lo stato d'animo dell'attore definito "assolutamente inconsolabile". Baldwin starebbe annullando tutti gli altri progetti e appuntamenti, vuole "prendersi un po' di tempo per se stesso e riconcentrarsi: non vuole vedere nessuno". 

 

 

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