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Russia, Covid fuori controllo? La decisione di Vladimir Putin: fermo il lavoro per nove giorni

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E' emergenza Covid in Russia. I contagi aumentano esponenzialmente e il presidente Vladimir Putin ha annunciato che a causa della grave situazione epidemiologica nel Paese saranno dichiarati "giorni non lavorativi" quelli dal 30 ottobre al 7 novembre. Il presidente ha assicurato il mantenimento della retribuzione per i lavoratori, secondo quanto riporta il quotidiano online Meduza. La proposta di dichiarare una settimana "non lavorativa" era stata avanzata ieri 19 ottobre dalla vice premier Tatiana Golikova.

Nelle ultime 24 ore in Russia si sono registrati 1.028 decessi provocati dal Covid, il numero più alto mai registrato dall'inizio della pandemia, sottolinea l'agenzia di stampa statale russa Tass citando i dati del centro operativo nazionale anti-coronavirus. Stando ai dati ufficiali, nel corso dell'ultima giornata nel Paese sono stati accertati 34.073 nuovi contagi da Covid-19.

In questo momento, dunque, il totale dei morti da coronavirus in Russia è di 226.353, il bilancio più grave in tutta Europa. La chiusura degli uffici è stata programmata per una settimana in cui 4 giorni erano già comunque festività nazionali ma Putin ha indicato che in alcune regioni si potrebbe arrivare a dei provvedimenti di chiusura già nei giorni precedenti. Solo 45 milioni di russi su una popolazione di 146 milioni sono interamente vaccinati, pari a circa il 32 per cento del totale. Troppo poco. 

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