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Francia, innamorata ma cacciata dall'ospizio? Si ammazza a 83 anni: il caso che sconvolge il Paese

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"È nato un grande amore. Ci amiamo alla follia. Non sono mai stata così innamorata, è dolce, adorabile. Passiamo ore ad abbracciarci". Così nel marzo scorso Anne Durand de Saint-André, ospite di una casa di riposo sulla costa atlantica della Francia, raccontava ad un giornale perché la permanenza provvisoria nella struttura era finita,  ma lei rifiutava di abbandonare il suo amore. Anne, come svela il Corriere della Sera, ha così dovuto lasciare la stanza che occupava. Nel luglio scorso Anne, 83 anni, trasferita in un altro residence per anziani, si è tolta la vita con un sacchetto di plastica: accanto a lei decine di lettere per il suo uomo di quasi dieci anni più giovane.

 

 

Questa storia ha sollevato la questione dell’amore e della sessualità negli anziani, soprattutto quando non sono completamente autonomi e vengono affidati alla tutela dei figli. Anne Durand de Saint-André era una ex artista e libraia: "Mi ha detto che mi trova meravigliosa. Quando non siamo nelle braccia l’uno dell’altra, gli faccio scoprire la lettura, gli leggo dei racconti. Mi ha anche insegnato la belote (un gioco di carte, ndr), certe volte giochiamo con altri ospiti. Me la cavo bene, è fiero di me", aveva raccontato parlando del suo fidanzato.

 

In Francia oggi tutti esprimono rammarico per il suicidio di Anne. E si apre il dibatitto su come affrontare la questione della volontà e del consenso dei singoli, "quando questi sono affidati a persone che ne hanno la tutela legale, si trovano in età avanzata, magari non sono più totalmente lucidi, ma comunque capaci di provare sentimenti meritevoli di rispetto", conclude il Corriere.

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