Covid, contagi e morti alle stelle nel Regno Unito: i dati delle ultime 24 ore. L'errore in clinica non c'entra?
La situazione nel Regno Unito, per quel che riguarda l'emergenza coronavirus, torna giorno dopo giorno a farsi più allarmante. Ancora un bollettino tragico, quello delle ultime 24 ore: 43.423 contagi, in lieve calo rispetto ai 45.066 del giorno precedente, ma tornati ai livelli più alti dallo scorso luglio. I morti schizzano a 148, rispetto ai 145 del giorno precedente. Cifre impressionanti e che fanno ripiombare il Paese nel caos, mentre nel mirino c'è ancora Boris Johnson, che si è "concesso" dei giorni di ferie e svago in un momento drammatico.
Per il quarto giorno consecutivo, il Regno Unito riporta oltre 40mila contagi in 24 ore. Secondo l'ufficio di statistica nazionale, citato dall'Indipendent, i contagi sono in costante salita dall'inizio di ottobre.
E ancora, stando alle stime del medesimo ufficio statistico, il Paese si avvicina al picco segnato durante la seconda ondata della pandemia lo scorso inverno. I dati indicano infatti il trend in crescita: nella settimana dal quattro al 10 ottobre, circa una persona su 60 in Inghilterra aveva il Covid rispetto ad una su 70 nella settimana precedente. Si pensi che all'inizio di ottobre, i casi erano in media 30mila al giorno. Insomma, un aumento esponenziale.
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E alla luce della persistenza di questi dati, si sgonfia l'ipotesi della vigilia, ossia che il picco di contagi potesse essere dovuto a quanto accaduto in una clinica nei pressi di Birmingham, dove 43mila persone sono state sottoposte a test errati tra l'8 settembre e il 12 ottobre. L'ipotesi era che il picco di contagi fosse dovuto anche ai contatti avuti dai falsi negativi testati in clinica. Ma poiché l'aumento appare strutturale, come detto, l'ipotesi si sta sgonfiando.
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