Smantellata la task force sulle origini del Covid: "Chi era uno di loro", tutto per insabbiare le colpe della Cina?
La rivista Lancet è una delle più autorevoli per quanto riguarda la divulgazione scientifica. Eppure non è esente da errori, anche piuttosto imbarazzanti. Come quello commesso con la task force di esperti che era stata originariamente costituita con l’obiettivo di analizzare i dati e dare una spiegazione “super partes” sull’origine del Covid. Tale task force è stata appena smantellata perché si è scoperto che di “super partes” aveva ben poco.
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Uno dei membri di questo gruppo era il ricercatore britannico Peter Daszak: si è scoperto che in passato aveva collaborato con il laboratorio di Wuhan dal quale potrebbe essere “scappato” il virus. Inoltre Daszak per un periodo è stato anche a capo della task force di Lancet e soprattutto del gruppo di esperti che l’Organizzazione mondiale della sanità ha inviato più volte in Cina per raccogliere documenti e prove. Non a caso Daszak era tra quelli che credevano soprattutto all’origine naturale del virus, piuttosto che alla tesi di una fuga da un laboratorio cinese.
A monte della decisione di smantellare la task force c’è il ritrovamento di alcuni documenti che dimostrano come Daszak abbia chiesto in passato un finanziamento per studiare alcuni coronavirus da inoculare in topi e pipistrelli con l’obiettivo di creare possibili cure. Tale sperimentazione sarebbe stata condotta proprio nei laboratori di Wuhan…