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Principe Filippo, la clamorosa decisione del tribunale sul suo testamento: "Per la dignità della Regina Elisabetta"

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Il testamento del principe Filippo, morto lo scorso aprile a 99 anni, rimarrà segreto a lungo. L'Alta Corte di Londra ha stabilito che il contenuto di quell'importante documento non sarà svelato per almeno 90 anni. Il motivo? Per proteggere la dignità e la privacy della regina Elisabetta. Si tratta di una procedura riservata solo ai membri più importanti della Royal Family britannica.

 

 

 

Le ultime volontà dei reali d’Inghilterra, infatti, subiscono un trattamento diverso. Alla morte di un membro senior della famiglia reale, spetta all’Alta Corte sigillare il testamento, in modo che i contenuti non vengano rivelati in pubblico come succede normalmente. Ma nel caso di Filippo ci sarebbe una tutela maggiore: il giudice Sir Andrew McFarlane - come riportato da Io Donna - ha avvertito che, anche dopo le prossime nove decadi, il testamento potrebbe essere aperto solo in privato.

 

 

 

Lo stesso giudice ha ammesso di non sapere cosa sia scritto nel testamento di Filippo e ha ribadito che questa particolare procedura viene applicata per "non compromettere la privacy della sovrana e dei suoi familiari". Nel frattempo, però, si continua a parlare della fortuna del principe: già al tempo della sua scomparsa si diceva che i suoi beni personali si aggirassero intorno ai 35 milioni di euro. Adesso si presume che a beneficiarne sia in massima parte la regina Elisabetta, con una fetta destinata ai suoi quattro figli, Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo. Pare, però, che il consorte della Sovrana abbia voluto ricordare nel suo testamento anche i segretari e i valletti che si sono occupati di lui negli ultimi anni della sua vita, assegnando loro una somma ingente. Senza dimenticarsi, infine, di nipoti e bisnipoti.

 

 

 

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