Afghanistan, poliziotta incinta assassinata brutalmente: viso sfigurato dai proiettili, orrore talebano davanti ai parenti
È un dovere morale raccontare storie di questo tipo, per quanto siano violente. Serve per tenere alta l’attenzione sull’Afghanistan, i cui problemi inerenti il mancato rispetto dei diritti umani e in particolare delle donne rimangono tutti, anche e soprattutto dopo la partenza da Kabul degli americani e delle varie forze occidentali. Altro che talebani “moderati”, sono le solite bestie disumane e immorali.
Arrivano notizie tragiche dalla provincia di Ghor, dove i nuovi capi dell’Afghanistan hanno inviato una squadra di sicari a casa di una donna che lavorava come agente nella prigione locale. Nonostante avessero promesso al mondo che non ci sarebbero state ripercussioni per chi appoggiava l’ex presidente Ashraf Ghani, in realtà i talebani stanno mettendo in atto. una vera e propria persecuzione. A pagarne le spese anche Banu Negar, assassinata brutalmente davanti ai suoi parenti.
Neanche il fatto che fosse incinta ha fermato la furia talebana: alla Bbc sono arrivate testimonianze video che mostrano macchie di sangue sul muro di casa e il viso della donna sfigurato dai proiettili. Avrebbe dato alla luce un figlio a breve, dato che era incinta di otto mesi. Ma per i talebani era una criminale pericolosa perché donna e pure poliziotta del vecchio governo. E poi hanno il coraggio di chiedere il riconoscimento e la collaborazione internazionale…