Corea del Nord al collasso, mancano cibo e medicinali: la soluzione choc dei più poveri
La Corea del Nord di Kim Jong-un è al collasso: la mancanza di cibo, farmaci, carburante e altri generi di prima necessità inizia a farsi sentire. La disperazione è tale che, come riporta il Daily Mail, i più poveri avrebbero iniziato a rapire i figli delle famiglie benestanti per poter chiedere un riscatto. Almeno quattro i rapimenti segnalati nelle ultime settimane. Il mese scorso, per esempio, una bambina di sei anni è scomparsa mentre giocava lungo il fiume fuori casa sua, nella contea di Songchon, a nord di Pyongyang.
"È stata rapita e presa in ostaggio da un uomo sulla trentina che vive in un villaggio lontano dal suo - ha detto una fonte in Corea del Nord -. Il rapitore sapeva che la sua famiglia era benestante e ha persino ottenuto il numero di cellulare dei suoi genitori per chiedere il riscatto". Ai genitori sono stati chiesti 500mila won (meno di 55 sterline) per liberare la piccola. Un riscatto che però non è stato pagato, visto che la polizia è riuscita a rintracciare l’uomo e a salvare la bambina.
Questo della bambina, comunque, non è stato un caso isolato: un altro bambino di 10 anni è stato rapito da un uomo sulla quarantina mentre camminava lungo una strada nella contea centrale di Yangodk. Il 40enne si sarebbe avvicinato con la moto offrendogli un passaggio. Quando il ragazzo si è accorto di essere in ostaggio, però, è scappato e ha avvisato la polizia. Una volta rintracciato, l'uomo si è giustificato dicendo che non aveva da mangiare e soffriva la fame.
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