Gauguin, "un quadro da 15 milioni"? Non proprio, lo scandalo che travolge la Tate: cosa state vedendo (davvero)
Uno dei maggiori vanti della Tate Modern - il celebre museo britannico - potrebbe essere un clamoroso e imbarazzante falso. È quanto riporta il Telegraph, secondo cui uno dei dipinti esposti e attribuiti a Gauguin potrebbe essere in realtà un falso: parliamo di un quadro che vale 15 milioni di sterline, non proprio pizza e fichi, per questo il caso ha suscitato enorme clamore.
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Si tratta per la precisione di “Tahitians”, un dipinto incompiuto di proprietà della galleria che è stato declassato dal Wildenstein Plattner Institute, che lo ha escluso dal catalogo riguardante l’artista. Tale dipinto è datato al 1891 circa ed è in possesso della galleria da oltre cento anni, più precisamente dal 1917 quando fu acquistato da Roger Fry, l’illustre storico dell’arte che inventò la definizione di post-impressionismo. Si tratta di un quadro ritenuto da sempre insolito, perché in parte dipinto con olio su carta che è stata montata su tela.
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Dal 1971 fino ad oggi Tate ha sempre considerato l’opera come autentica, ma dalle ultime informazioni emerse adesso si riserva di indagare. Se autentico, il dipinto rivelerebbe molte informazioni sulla tecnica di Gauguin: di conseguenza la notizia che potrebbe essere un clamoroso falso è doppiamente pesante, sia dal punto di vista artistico che economico. L’esperto Fourmanoir è convito che si tratti di un falso: “È una scena coloniale stereotipata da Tahiti, mentre Gauguin cercava composizioni più primitive. Le pose, i vestiti e persino la fisarmonica europea tenuta dalla donna mostrano che i tahitiani sono ‘corrotti’ dalle usanze europee”.
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