Afghanistan, il volto del kamikaze Isis dell'aeroporto di Kabul: "Come ha fatto ad ammazzare i soldati americani"
Ha un volto il kamikaze dell'Isis che si è fatto esplodere all'Abbey Gate dell'aeroporto di Kabul, provocando almeno 90 morti (12 sono soldati americani) e oltre 150 feriti, la maggior parte disperati in attesa di prendere un volo e lasciare l'Afghanistan caduto in mano ai talebani.
La guerra interna tra fondamentalisti islamici, una strategia del terrore per controllare il Paese e le sue risorse economiche (dalle terre rare all'oppio) è dunque iniziata. Il primo mattone del "bagno di sangue" auspicato dai jihadisti dell'ex Stato Islamico (l'Isis K, la "fazione afghana"), è un giovane ritratto dalle foto di propaganda rilanciate sui social dalla cellula di Khorasan con il volto coperto e il fucile d'ordinanza in mano.
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Secondo Site, organizzazione non governativa americana esperta nel rintracciare l'attività online di terroristi islamici e suprematisti bianchi, la rivendicazione dell'attentato di Kabul è stata pubblicata da Amaq, l'organo di propaganda dell'organizzazione terrorista, sul proprio canale Telegram. "Il combattente", così viene identificato il terrorista, si è introdotto nelle fortificazioni delle forze di sicurezza americane e delle milizie talebane, raggiungendo il gruppo di interpreti e "collaborazionisti" afghani, trucidandoli.
"Al Baron Hotel, dove erano radunati vicino all'aeroporto, ha fatto esplodere la sua cintura", spiega l'Isis. "Questo combattente si è avvicinato a meno di cinque metri dai soldati americani che sorvegliavano un checkpoint: più di 20 soldati sono stati uccisi e feriti".