Non c'è solo il Covid a preoccupare l'Organizzazione mondiale della sanità. È di poche ore fa l'annuncio del primo morto in Africa per il virus Marburg in Guinea. Il ministro della Salute della Guinea ha informato l'agenzia Onu il 6 agosto della presenza sul suo territorio del primo caso confermato di malattia nella prefettura di Guéckédou, regione di Nzérékoré, Guinea sudoccidentale.
Origine del coronavirus, l'esperto Peter Daszak: "Non fidatevi dell'intelligence Usa", nel mirino l'indagine a Wuhan
È ancora un mistero l'origine del coronavirus. La tanto attesa indagine dell'Organizzazione mondiale dell...L'uomo ha avuto l'esordio dei sintomi il 25 luglio, poi il primo agosto è stato sottoposto a diversi controlli in una piccola struttura sanitaria vicina al suo villaggio. Immediato il test diagnostico rapido per la malaria, risultato essere negativo. Tra i sintomi riscontrati febbre, mal di testa, affaticamento, dolore addominale ed emorragia gengivale. Motivo questo che ha reso necessarie le cure di supporto con reidratazione, antibiotici per via parenterale e un trattamento per gestire i sintomi. Il 2 agosto però l'uomo è morto. La struttura sanitaria pubblica locale ha così lanciato un'allerta al dipartimento della salute.
Non è l'arena, la rivelazione di Zambon: "L'Oms non dirà mai la verità sull'origine del virus"
Da Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7, torna il dottor Francesco Zambon. Dopo aver dedicato la scorsa pu...Doveroso l'intervento del team di esperti di Oms che, tramite il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è appellato affinché ci si dedichi a "uno sforzo coordinato per prevenire la trasmissione e proteggere le comunità. L'Oms è sul campo con i partner locali e continuerà a fornire tutto il supporto necessario". Dal campione prelevato post mortem e inviato al laboratorio specializzato infatti è stata riscontrata la positività al virus di Marburg, escludendo l'Ebola. Al momento si cercano anche i contatti dell'uomo. Fino ad ora sono sotto controllo tre membri della famiglia e un operatore sanitario, la cui salute è ad alto rischio. Il virus si trasmette per contatto diretto con sangue, fluidi corporei o tessuti di persone infette o animali selvatici. Attualmente non esiste una terapia specifica, né un farmaco approvato.