Howard Rubin, l'orrore del braccio destro di George Soros nella cantina delle torture: "Come le ha sfondato il seno"
Howard Rubin, conosciuto come “Howie” negli ambienti di Wall Street, andrà a processo il prossimo novembre dopo essere stato accusato da sei ragazze di violenze fisiche e sessuali. Ex braccio destro di George Soros, il ricco 66enne sembrava avere una vita pressoché perfetta: guadagni milionari, una casa nell’Upper East Side di New York e un’altra di fronte al mare negli Hamptons. Una moglie da 36 anni (che adesso però ha chiesto il divorzio), tre figli.
Peccato per quel “vizietto” delle pratiche sadomasochistiche che lo hanno fatto finire a processo: nessuno sapeva che Rubin aveva un attico segreto a Madison Avenue, attrezzato per le sue perversioni sessuali, con tanto di attrezzo che immobilizza il corpo con braccia e gambe divaricate. Qui il manager avrebbe ricevuto le sue “prede”, donne giovani pagate 5mila dollari per alcuni “giochi fetish blandi” che in realtà sarebbero stati delle vere e proprie torture, con le donne legate, imbavagliate e picchiate, oltre che violentate.
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Le presunte vittime hanno chiesto 18 milioni di dollari di risarcimento. Nei documenti presentati in tribunale si legge che una delle donne sarebbe stata picchiata così duramente sul seno che una delle protesi mammarie si è capovolta, con il suo chirurgo plastico che si è rifiutato di operarla perché ridotta troppo male. Un’altra donna addirittura ha testimoniato che mentre era legata Rubin le ha detto “ti violenterò come ho fatto con mia figlia”.