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Aereo American Airlines 191, "guardate si è staccato un motore". E si schianta contro l'hangar: la tragedia più grande fino all'11 settembre

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Era il 25 maggio del 1979. Alle 14.50 si consumò il più grave incidente aereo nella storia degli Stati Uniti. Si tratta dell'American Airlines 191, che doveva viaggiare da Chicago a Los Angeles. Il velivolo è un McDonnell Douglas DC-10, ritenuto affidabile e moderno, alle spalle soltanto sette anni di servizio. Pochissimi, per un aereo. A bordo, come ricorda ilgiornale.it, c'erano 258 passeggeri e 13 membri dell'equipaggio.

 

La disgrazia, però, si consuma subito. Mentre l'aereo ha già coperto gran parte del rettilineo di decollo lungo 1.800 metri, un controllore del traffico aereo realizza che il motore numero uno si è staccato dall'ala di sinistra, cadendo al suolo. "Guardate là! Gli è volato via un motore!", si sente urlare nelle registrazioni della torre di controllo. E chi era in servizio è stato costretto ad assistere, impotente, alla tragedia. Soltanto l'11 settembre, con l'orrore delle Torri Gemelle, negli Stati Uniti si registrò un incidente aereo più grave di questo.

Nella cabina del volo American Airlines 191 i piloti non si accorgono di nulla. Il punto è che la caduta del motore ha causato anche la perdita del propulsore e ingenti danni al sistema elettrico e idraulico. E probabilmente, al contrario dei piloti che avevano la visuale ostruita, i passeggeri avevano visto, stavano capendo che cosa stava per accadere. 

 

L'aereo decolla, potrebbe anche volare con un solo motore. La torre di controllo avvisa i piloti, che devono atterrare il prima possibile. Ma il punto è che il motore perduto controllava anche il sistema idraulico ed elettrico, pertanto in cabina di pilotaggio non si accorgono che sono stati danneggiati anche i flap, gli alettoni posizionati sulle ali che aumentando l’attrito con l’aria, riducono la velocità del velivolo. E così i piloti provano a ridurre la velocità, ma i flap si ritirano. Risultato? La velocità aumenta da 230 a 300 chilometri all'ora. Poi l'ala sinistra entra in stallo, mentre quella di destra continua a fornire portanza. Lo squilibrio determina una violenta virata e lo schianto dell'aereo contro un hangar nei pressi dell'aeroporto.

Tutti i passeggeri morirono sul colpo, equipaggio compreso. Tra le vittime anche due lavoratori dell'hangar, per un totale di 273 vittime. Una strage, una disgrazia con pochissimi precedenti.

 

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