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Lotteria, "patto col Diavolo". Doveva uccidere 6 donne per poter vincere, una storia terrificante

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Spiriti malvagi, demoni, patti di sangue siglati direttamente con il diavolo. Questi i moventi che hanno portato Danyal Hussain, un 19enne residente in Gran Bretagna, a diventare un vero e proprio "mostro". Nel 2020, dopo aver ucciso due sorelle a coltellate in un parco nella zona di Wembley, nella periferia di Londra, Hussein era pronto a colpire di nuovo. Erano quattro le vittime che aveva individuato da dare in sacrificio tramite un macabro rituale di magia nera, consegnando i loro corpi nelle mani del diavolo. Agli inquirenti, Danyal Hussain ha quindi raccontato il suo patto con il diavolo: "Dovevo uccidere sei donne in sei mesi per poter vincere alla lotteria". 

 

 

Le tracce di Dna lasciate dal killer sul luogo del crimine, hanno consentito agli investigatori di rintracciare il giovane. Bibaa Henry (46 anni) e Nicole Smallmann (27), non sono però riuscite a sfuggire alle grinfie del folle omicida. Le due sorelle si erano recate al parco per festeggiare il compleanno di una di loro, non aspettandosi di certo di incontrarvi il diavolo in persona. La Bbc riporta del ritrovamento di una serie di bigliettini conservati da Hussein che hanno permesso agli investigatori di chiudere il cerchio. Dai fogli è emersa l'ossessione del ragazzo verso entità infernali, con promesse di offerte di sangue alla "regina dei diavoli Queen Byleth". 

 

 

Il premio dei sanguinolenti sacrifici? L'innamoramento di una studentessa liceale di cui Hussain si era invaghito. Inoltre, la figura demoniaca King Lucifuge Rofocale, in cambio di una serie di femminicidi, avrebbe - secondo quanto scritto dal killer - ricambiato con una vincita da 321 milioni di sterline. L'allora jackpot della lotteria Mega Millions. Giudice relatore e polizia hanno rimarcato in udienza la pericolosità del ragazzo, mentre la famiglia delle vittime è rimasta incredula: "Non avremmo mai pensato di trovarci di fronte al male", ha commentato in lacrime Mina Smallman, madre di una delle due sorelle trucidate. 

 

 

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