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Vaccino, liquidi e cuore ingrossato: muore a 13 anni tre giorni dopo il richiamo Pfizer. "Ora vogliamo risposte"

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Un caso sconvolge gli Stati Uniti: in Michigan, infatti, è morto un ragazzo di 13 anni tre giorni dopo aver ricevuto il richiamo del vaccino Pfizer. I risultati preliminari dell'autopsia hanno messo in evidenza che, in seguito all'inoculazione del siero, il cuore di Jacob Clynick si è ingrossato, per poi esser circondato da liquidi. Si tratta di sintomi, riporta Il Messaggero, simili a quelli documentati in altri adolescenti che dopo il vaccino sono stati colpiti da miocardite.

 

Il 20 giugno, la zia di Jacob, Tami Brages, ha pubblicato su Twitter una foto della tessera di vaccinazione del nipote, raccontando in breve la storia e denunciando come suo nipote fosse morto tre giorni dopo il richiamo. Un tweet che però, poi, la signora ha cancellato. 

Nel cinguettio, la Brages scriveva: "Una settimana fa il figlio tredicenne di mio fratello ha avuto il suo secondo vaccino Covid. Meno di tre giorni dopo è morto. I primi risultati dell'autopsia (fatta venerdì) erano che il suo cuore era ingrossato e c'era del liquido che lo circondava. Non aveva problemi di salute noti. Non assumeva farmaci", rimarca.

 

E ancora, la zia aggiungeva: "La nostra famiglia è devastata. Ho faticato a pubblicare la notizia su Twitter. Sono pro-vaccino. Abbiamo vaccinato mio figlio di 14 anni non appena disponibile. So che è per lo più sicuro. Il CDC deve indagare su questo. Ci sono stati altri casi di miocardite in giovani che hanno ricevuto la loro seconda dose Pfizer".

 

Quindi, la signora poneva una domanda: "Ne sono morti altri negli Stati Uniti o mio nipote è il primo? Ci sono questioni morali, etiche e di salute a cui è necessario rispondere. Se Jacob non avesse ricevuto la seconda dose, crediamo che oggi sarebbe vivo", ha concluso con rabbia e disperazione. 

 

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