Variante Delta, picco di contagi anche in Israele: torna l'obbligo di mascherina, nonostante il vaccino
L'incubo coronavirus sembra non finire mai. Dopo il picco dei contagi in Gran Bretagna, brutte notizie arrivano da Israele. Il Paese con più vaccinati al mondo si ritrova a dover reintrodurre l'obbligo di mascherine al chiuso. Israele, vista la crescita dei contagi da Covid-19, è stato costretto ad anticipare i tempi e dal 27 di giugno passa all'uso del dispositivo di protezione individuale dal 25, nonostante l'obbligo fosse stato abolito il 15 dello stesso mese. Solo nelle ultime 24 ore sono stati oltre 200 i nuovi contagi, la maggior parte dovuta alla variante Delta. Oltre all'obbligo della mascherina al chiuso, il ministero ha chiesto il suo utilizzo anche all'aperto in occasione di eventi pubblici come ad esempio il Gay Pride in programma in questo fine settimana nel Paese.
Secondo i dati del ministero il tasso di positività è salito allo 0,6 per cento. Questo indica - ha detto il Commissario di governo per la lotta al Covid Nachman Ash - che le infezioni stanno aumentando in tutto il Paese anche se ha detto di "non credere che Israele stia entrando in una quarta ondata della pandemia". Il numero dei malati gravi rimane comunque basso e l'unica speranza è che l'alto numero di vaccinati possa evitare il peggio.
Intanto in Italia l'indice di trasmissibilità, l'Rt, rimane comunque basso. "Tutte le Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso tranne il Molise, a rischio moderato. Tutte le Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno", tranquillizza la bozza del report Iss-ministero della Salute. L'indice rilevato nel periodo primo giugno-15 giugno 2021, è calcolato sui casi sintomatici ed è stato pari a 0,69 (range 0,62- 0,74), stabile rispetto alla settimana precedente, e sotto l’uno anche nel limite superiore. Buone notizie invece sull’incidenza settimanale, sotto il valore di 50 per centomila abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio.