Emmanuel Macron, l'aggressore condannato a 18 mesi di carcere: "Volevo lanciargli un uovo o una torta alla crema"
E' stato condannato a 18 mesi di carcere Damien Tarel, l'uomo che ha schiaffeggiato il presidente francese Emmanuel Macron durante una manifestazione. Il processo è avvenuto per direttissima. Il Tribunale ha deciso di accogliere così la richiesta della Procura, specificando però che 14 mesi saranno con la condizionale e quattro da scontare effettivamente in cella.
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L'aggressore, comunque, ha negato di aver premeditato il gesto. Il tribunale di Valence, nel sud-est della Francia, vicino al luogo dove è avvenuto l'attacco, lo ha dichiarato colpevole di violenza contro una persona investita di pubblica autorità. Ecco perché l'uomo non potrà ricoprire incarichi pubblici o detenere armi per ben cinque anni. Tarel si è descritto come un "patriota" di destra o estrema destra, membro del movimento dei Gilet gialli.
Lo schiaffo risale a due giorni fa, quando Macron aveva appena terminato una visita alla scuola alberghiera di Tain-l’Hermitage, comune della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, ed era andato a salutare un gruppo di persone dietro alle transenne. A quel punto Tarel, 28 anni, lo aveva preso per un braccio e l'aveva schiaffeggiato. Secondo la tv francese Bfm , Tarel avrebbe detto ai giudici di pensare che Macron "rappresenti molto chiaramente la decadenza del nostro paese". Anche se poi ha ammesso di aver compiuto un gesto "impulsivo", "non controllato a livello fisico". E non solo, ha rivelato anche che, giorni prima, aveva pensato di "lanciare un uovo o una torta alla crema" contro il presidente.
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