Daniel Trujillo, "crescono i bubboni in testa": la morte orribile dello sceriffo no-vax (a soli 33 anni)
Si chiamava Daniel Trujillo ed è morto a 33 anni. Di coronavirus. Era sceriffo e orgogliosamente no-vax. Contrario al vaccino, tanto da affermare poco prima di morire di Covid: "Ho un sistema immunitario forte". Scherzando sui vaccini, aveva aggiunto che "fanno crescere bubboni nella testa delle persone". Come detto, Daniel è morto mercoledì per complicazioni legate al coronavirus. L'annuncio lo ha dato il Dipartimento dello sceriffo di Denver.
Ex Marine, Trujillo ha lavorato come vice dello sceriffo per il dipartimento del Colorado per 7 anni e recentemente era stato nominato vice presidente della Denver Sheriff Latino Organization. Non è stato reso noto se avesse delle patologie pregresse: lascia la moglie e due figli. La morte di Daniel, come detto, è stata preceduta da una lunga serie di post sui social nei quali aveva messo nel mirino il vaccino: il più recente risale a sole tre settimane fa.
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"Essere un marine mi ha insegnato una cosa: non essere mai il primo a fare volontariato", aveva scritto. E ancora: "Voi tutti correndo là fuori in fila per ottenere il vaccino siete come la gente che corre a prendere il nuovo iPhone, e la storia ci ha detto che qualsiasi nuovo prodotto che arriva sul mercato è sempre pieno di problemi", tuonava su TikTok. "Il vaccino lo prenderò più tardi, dopo che inizierete a far crescere appendici dalla fronte di tutti voi". Per inciso, Trujillo era anche un no-mask. A luglio 2020, su Instagram, sparava: "Prima di farmi vergognare in pubblico per non avere una mascherina, fatti una semplice domanda: cosa risolverà?".
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