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Principe Harry, "grave malattia mentale". Conferma-choc, "da cinque anni in terapia": come è ridotto e come prova a salvarsi

 Il principe Harry

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Proprio perché conosce cosa significhi avere una malattia mentale, il principe Harry ha fortemente voluto essere coinvolto nella docu-serie di Oprah Winfrey, "The Me You Can’t See". La serie che sarà trasmessa su Apple tv, rivela anche aspetti molto intimi della vita privata del Duca del Sussex, che ha anche parlato della terapia Emdr che gli avrebbe salvato la vita. Come si vede nel filmato che Harry ha concesso di realizzare, la tecnica si basa su una serie di movimenti degli occhi e di tocchi del palmo delle mani, fatti insieme al terapista. Emdr infatti sta per “Eye Movement Desensitisation and Reprocessing” ed è un approccio psicoterapico particolarmente efficace nel trattamento di numerose patologie, tra cui la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto, i sintomi somatici e le dipendenze.

 

 

Ad Harry questa terapia particolare è servita per liberarsi dalla sensazione di essere “una preda cacciata” ogni volta che tornava nel Regno Unito. Pare che ancora oggi il principe quando deve recarsi a Londra abbia attacchi d'ansia. Che però adesso appunto sarebbe in grado di gestire. L'instabilità psicologica di Harry sarebbe legata alla tragica scomparsa della madre Lady Diana che, come lui stesso ha raccontato, “era cacciata dai reporter mentre aveva una relazione con una persona di colore… e ho temuto che capitasse lo stesso a me con Meghan”. 

 

 

Harry ha quindi accettato di essere filmato durante una seduta di Emdr praticata in collegamento Internet con Sanja Oakley, psicoterapeuta che vive e lavora a Londra. “Dopo quattro/cinque anni di terapia”, ha detto Harry, “ho capito che la prevenzione è fondamentale. Non intendo dire che si debba parlare delle proprie paure ogni singolo giorno, ma che ti serve qualcuno che possa aiutarti ad essere più consapevole di quello che ti accade quando stai male e che ti dia gli strumenti per uscirne, prima che il malessere diventi troppo grosso".

 

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