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Bill Gates, per cosa incontrava l'orco Jeffrey Epstein: sconvolgente indiscrezione, adesso si capisce tutto

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Bill Gates e l'ossessione per il Premio Nobel per la Pace. Sarebbe questo il motivo per cui il fondatore di Microsoft avrebbe spesso frequentato Jeffrey Epstein, il miliardario finito in carcere per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni e morto suicida in cella nel 2019. Un ex dipendente della fondazione di Bill e Melinda Gates ha fatto una rivelazione al magazine online Daily Beast: "Bill pensava che Jeffrey sarebbe stato in grado di aiutarlo, che avrebbe conosciuto le persone giuste, che avrebbe trovato il modo per aggiustare le cose in modo da poter ottenere il Premio Nobel per la pace, che è ciò che Bill vuole più di ogni altra cosa al mondo". E ancora: "Penso che alla fine sia rimasto deluso che non abbia funzionato".

 

 

 

Gates, insomma, avrebbe frequentato Epstein per interessi personali. In ogni caso, adesso  questa frequentazione sta gravemente danneggiando la sua reputazione e sarebbe anche stata il motivo alla base del divorzio dalla moglie Melinda. Il fondatore di Microsoft, quindi, sperava che l'amico, grazie alla lunga lista di clienti istituzionali e amici potentissimi, potesse in qualche modo far presa sull’Accademia.

 

 

 

L'idea fissa del Nobel per la pace - come scrive il Corriere della Sera - parte da lontano. Già nel 2008, ultimo giorno di lavoro a Microsoft, la piccola startup da lui fondata con l’amico Paul Allen nel 1975, si pensava che Gates lasciasse la sua azienda per dedicare tutto il suo tempo non alla famiglia, ma alle attività necessarie per vincere il Nobel per la pace. Bill ha vinto premi un po' ovunque, ma per il Nobel ancora nulla da fare. Pare addirittura che Gates tenesse in preallarme la fondazione, ogni anno, nel giorno della comunicazione del vincitore del Nobel. Doveva sempre esserci qualcuno pronto a rispondere al telefono, nonostante le nove ore di fuso orario tra la Svezia e Seattle.

 

 

 

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