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Israele, inferno di fuoco su Gaza: già 115 morti. Il giallo sull'invasione di terra: una "battaglia psicologica"?

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Dopo tre giorni dall'inizio delle violenze e della guerriglia, poco dopo la mezzanotte l'esercito di Israele ha lanciato un durissimo attacco alla Striscia di Gaza con forze aeree e di terra (anche se su queste ultime si sta consumando un giallo). Si tratta dei bombardamenti più duri dall'Operazione Margine Protettivo del 2014. Ad ora, stando a quanto si apprende, sono stati attaccati e colpiti circa 150 obiettivi nelle aree settentrionali e orientali della Striscia. Benjamin Netanyahu, primo ministro d'Israele, ha affermato che "Hamas pagherà un prezzo alto per i lanci di missili contro la popolazione israeliana" e che "l'operazione continuerà per tutto il tempo necessario. Agiremo con tutte le nostre forze contro i nemici all'esterno e contro i fuorilegge all'interno per riportare la calma nello Stato di Israele", ha rimarcato.

Media locali parlano di "un diluvio di fuoco". All a vigilia, l'esercito israeliano  aveva dispiegato al confine con la Striscia unità di fanteria e corazzati e richiamato 9,000 riservisti. L'esercito ha ordinato alla popolazione israeliana nel raggio di 4 chilometri dalla Striscia di rimanere chiusi nei rifugi fino a nuova comunicazione. 

Stando a quanto riferito da alcuni testimoni al Wall Street Journal, le truppe israeliane avrebbero avanzato dal nord della Striscia con i carri armati, notizia però smentita dal portavoce dell'esercito: non è insomma chiaro se effettivamente le truppe israeliane abbiano già invaso via terra la Striscia. La notizia dell'invasione via terra era stata inizialmente riferita da molteplici media internazionali che si basavano su un una conferma del portavoce dell’esercito data in inglese, Jonathan Conricus, conferma che ha creato caos tra i cronisti. Secondo il corrispondente militare della televisione israeliana Kan11, potrebbe trattarsi di un tentativo di trarre in inganno Hamas, in una sorta di “battaglia psicologica”.

Ad ora i morti nella Striscia di Gaza sarebbero già 115, un bilancio ovviamente destinato ad aumentare. Gli obiettivi colpiti sarebbero già 150. L'escalation militare tra Israele e Gaza, inoltre, si ripercuote in tutto il paese, con scontri senza precedenti nelle città a popolazione mista, musulmana ed ebraica: due uomini sono stati linciati mercoledì sera ad Akko e a Bat Yam, al confine sud con Giaffa. Ad Akko un uomo di 30 anni è in condizioni critiche dopo essere stato assalito brutalmente da manifestanti arabi. A Bat Yam invece, una folla di manifestanti ebrei ha attaccato un conducente arabo. Alla guerra tra eserciti, insomma, si aggiunge l'eterna guerriglia civile.
 

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