Israele-Gaza, le truppe di Benjamin Netanyahu al confine con la Striscia: ipotesi invasione sempre più concreta
Attacchi incrociati continuano ad assediare israeliani e palestinesi, impegnati in un conflitto deflagrato per l'ennesima volta due giorni fa con il lancio di centinaia di razzi dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano. Adesso il Paese di Benjamin Netanyahu si starebbe preparando - come riporta il Corriere della Sera - per una possibile invasione di terra della Striscia.
I lanci di razzi da parte di Hamas e i raid di Israele avrebbero provocato finora circa 80 morti. L’esercito israeliano, in particolare, ha spiegato che sono 1.100 i razzi sparati dai palestinesi dall'inizio delle ostilità. Jonathan Conricus, uno dei portavoce dell’esercito, ha anche sostenuto che circa 200 di quei razzi siano caduti dentro la Striscia di Gaza, da dove erano stati lanciati. La situazione appare così pericolosa che il Comando interno dell'Esercito israeliano ha deciso che le scuole del centro-sud del Paese resteranno chiuse per l'intera settimana. Circa un milione di bambini resterà a casa.
Intanto sono partiti anche diversi segnali di allerta per mettere in guardia gli israeliani in caso di attacco. Si tratta di sirene d'allarme che servono a segnalare un attacco missilistico e che sono scattate sia a Tel Aviv, sia in località vicine a Gerusalemme. Alcune tensioni si sarebbero registrate anche all'aeroporto di Ramon: Hamas ha affermato di aver sparato un razzo in quella direzione, ma le autorità israeliane negano che razzi siano arrivati sull’aeroporto, dove le operazioni starebbero continuando regolarmente.