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Regina Elisabetta, il cugino Michael di Kent beccato: "Vendeva l'accesso a Putin per soldi"

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Una sequela di scandali non fanno che mettere in imbarazzo la Regina Elisabetta e la Royal Family. L'ultimo in ordine cronologico e forse anche per importanza riguarda il cugino di Elisabetta II, il principe Michael di Kent, beccato in attività che Il Tempo definisce "pericolose". Il nobile è stato registrato di nascosto mentre dava la sua disponibilità a utilizzare il suo status di membro della Famiglia Reale britannica in cambio per un profitto personale, cinquantamila sterline, e nella trattativa spuntava l'accesso da parte di Michael al presidente russo Vladimir Putin. Lo scoop è stato rilanciato dal Sunday Times e dal Channel 4 che hanno addirittura pubblicato i video che lo incriminano.

A incastrare il reale è stato un filmato ripreso di nascosto durante una video-riunione su Zoom, avuto con quelli che si spacciavano imprenditori ma che in realtà altro non erano che giornalisti sotto copertura. Il cugino della regina si è collegato dal suo appartamento a Kensington Palace e nel filmato si vede anche l’amico, il marchese di Reading, seduto accanto a lui sul divano, mentre lo definisce "l’ambasciatore non ufficiale di Sua Maestà in Russia".

Proprio in quell'occasione i giornalisti hanno finto di essere manager di una società sudcoreana, House of Haedong, che cercava contatti con il principe per aumentare la rete di affari nel settore dell’oro; e a loro il principe assicura di essere "davvero entusiasta" di poter lavorare con la società e promuoverla in Russia. Dalle accuse Michael di Kent si è voluto smarcare. "Come è prassi - si legge in una nota di difesa - il segretario privato del principe Michael ha chiarito ai rappresentanti dell’azienda durante i loro contatti che nulla si può fare senza il consenso dell’ambasciata britannica e l’aiuto della Camera di commercio russo-britannica, di cui il principe Michael ha il padronaggio".

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