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Razzo cinese in caduta libera, avvistati in cielo i primi frammenti: incredibile coincidenza, dove stanno cadendo

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Come preannunciato il razzo spaziale cinese fuori controllo ha iniziato la propria caduta. I primi frammenti del "Lunga marcia 5B" sono sono stati avvistati nel cielo sopra il Campidoglio degli Stati Uniti a Washington, DC. Nulla di preoccupante però. La stessa Cina assicura che il rischio che si verifichino danni causati dal razzo è "estremamente basso". In Italia intanto sono nove le zone italiane nelle regioni del centro-sud che potrebbero essere interessate dalla caduta di frammenti e alle quali la Protezione civile ha chiesto massima allerta. Si tratta di Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Ai loro abitanti gli esperti hanno ricordato di rimanere il meno possibile all'aperto. La previsione di rientro sulla Terra è fissata per le ore 2:24 del 9 maggio.

"I sistemi di monitoraggio nazionale stanno ovviamente seguendo l’orbita di caduta - spiega stando a quanto apprende l'Adnkronos l'Agenzia spaziale italiana (Asi) che sta monitorando con la Protezione civile il rientro incontrollato nell’atmosfera della lanciatore spaziale -, ma al momento la finestra temporale è ancora troppo ampia".  Quest'ultima, spiegano, è stimata "ad ora tra le 20.30 di questa sera e le 8.30 di domani 9 maggio, con come punto centrale orario le 2.24 del mattino - e quindi bisogna ancora aspettare". Il tavolo tecnico è composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi, dell’Aeronautica Militare - Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni.

E per avvertire i cittadini la Protezione civile fa sapere che "i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici".

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